Nell'ambito della gestione aziendale, la fine dell'anno fiscale che coincide con il 31 Dicembre spesso porta con sé un'attenzione particolare sulla redditività dell’azienda e del suo carico fiscale. In questo contesto è fondamentale evitare di cadere in luoghi comuni e in pratiche non solo inefficaci ma addirittura, talvolta, controproducenti.
Un utile elevato rappresenta un indicatore positivo della performance aziendale. Esso è il risultato di una gestione aziendale efficiente e di una strategia di business vincente ed altamente performante. Se l'obiettivo primario di un'azienda è generare profitto, per l’imprenditore, un utile sostanzioso dovrebbe essere motivo di soddisfazione e non già di preoccupazione.
Quando, tuttavia, l’utile sostanzioso viene percepito come una preoccupazione dall’imprenditore, una pratica tanto diffusa quanto inutile (se non addirittura controproducente), consiste nell'effettuare acquisti significativi a fine anno, non perché siano veramente utili all’impresa o all’imprenditore ma con l’unico obiettivo di ridurre l'utile imponibile.
Tuttavia, l’avvertimento è quanto sia fondamentale considerare (e conoscere) la normativa sull'ammortamento.
Ciò perché l'acquisto di un macchinario come anche l’acquisto di un bene immateriale (il classico esempio è il software), non si traduce in una deduzione immediata e totale della spesa sostenuta poiché il relativo costo d’acquisto viene ripartito su più esercizi di bilancio.
Per la ragione testé illustrata, acquistare beni strumentali come rimedio per incrementare le rimanenze di magazzino allo scopo di ridurre l’utile di esercizio non produce un effetto significativo sulla diminuzione complessiva dell'utile medesimo nell’anno in contesto perché per effetto dell’istituto dell’ammortamento, il relativo costo non si deduce per intero ma si spalma progressivamente sulle annualità fiscali future dell’azienda.
Nell'ottica di una corretta gestione finanziaria, è fondamentale comprendere l'impatto degli investimenti in beni immateriali, come i software, sulla determinazione dell'utile aziendale.
Spesso si ritiene erroneamente che l'acquisto di un software si traduca in una deduzione immediata e integrale dal reddito imponibile ma così non è perché la normativa fiscale stabilisce che anche i beni immateriali siano soggetti all’ammortamento che in ultima analisi consiste nella ripartizione del costo su più esercizi fiscali.
Ciò premesso, consideriamo l'acquisto di un software aziendale con un costo di licenza annuale di 5.000 euro.
Ai fini fiscali, il costo del software non può essere dedotto integralmente nell'esercizio in cui è sostenuto, ma deve essere ammortizzato in base alla sua vita utile. Supponendo che la vita utile del software sia stimata in 3 anni, il costo deducibile annualmente sarà di 1.666,67 euro (5.000 / 3).
La pianificazione fiscale è l’unico strumento veramente efficacie e al contempo necessario per ridurre il carico fiscale della tua azienda.
La pianificazione fiscale inizia il 1° Gennaio di ogni anno e ti accompagna fino a Dicembre in modo che gli unici acquisti che farai saranno i regali da mettere sotto l’albero di Natale per la tua famiglia, per i tuoi amici e per i tuoi dipendenti meritevoli.
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