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SICUREZZA INFORMATICA, PROTEZIONE DATI E CREDITO DI IMPOSTA

La data:01/04/2023

Credito d'imposta per la sicurezza informatica | Blog di Studio Coggiola

 

Le aziende che gestiscono dati sensibili necessitano di un adeguato livello di sicurezza informatica per proteggersi da frodi, perdite finanziarie e furti di identità.

Sicurezza informatica: quali sono i dati da proteggere?

I dati da proteggere sono quelli che permettono

  • l'identificazione diretta dell’utente quali ad esempio i dati anagrafici contenuti nel documento di identità oppure le immagini custodite nella memoria dei PC;
  • l'identificazione indiretta dell’utente, quali ad esempio il codice fiscale la cui conoscenza consente di risalire alla data e al luogo di nascita oppure l'indirizzo IP che consente di conoscere l’indirizzo univoco che identifica un dispositivo su Internet oppure in una rete locale.

Per proteggere i dati è necessario:

  • adottare un sistema di autenticazione informatica con il correlativo sistema di autorizzazione;
  • utilizzare idonei strumenti elettronici contro i rischi di intrusione, di diffusione di virus e di altri software maligni;
  • aggiornare periodicamente i software;
  • salvare i dati in un luoghi sicuri e prevedere sofisticati sistemi di alert.

La cybersecurity rientra tra le tecnologie abilitanti del Piano Nazionale Transizione 4.0. Per questa ragione le imprese che intendono proteggere il proprio sistema informativo adottando soluzioni di cybersecurity potranno avvalersi dei 3 diversi crediti (di cui due) d’imposta previsti dal Piano medesimo.

1. Credito beni immateriali 4.0

Concerne il credito d’imposta per software, sistemi, piattaforme e applicazioni per la protezione di reti, dati, programmi, macchine e impianti da attacchi, danni e accessi non autorizzati (cybersecurity). Si considerano agevolabili anche le spese per servizi sostenute mediante soluzioni di cloud computing Il credito d’imposta prevede le seguenti aliquote:

Dal 2021 al 2023: 20% del costo;

2024: 10% del costo;

2025: 5% del costo.

Il credito d’imposta è utilizzabile in compensazione in F24 in tre quote annuali, a partire dall’esercizio di interconnessione.

2. Sabatini

Acquisto, o acquisizione in leasing, di beni materiali (macchinari, impianti, beni strumentali d’impresa, attrezzature nuovi di fabbrica e hardware) o immateriali (software e tecnologie digitali) ad uso produttivo. Tra cui «Software, sistemi, piattaforme e applicazioni per la protezione di reti, dati, programmi, macchine e impianti da attacchi, danni e accessi non autorizzati».

Contributo pari al 10% dell’importo finanziato tramite banca o leasing.

Erogazione del contributo in un’unica soluzione, in caso di finanziamenti di importo non superiore a 200.000 euro.  Agevolazione CUMULABILE con credito d’imposta beni strumentali di cui al punto precedente.

3. Credito formazione 4.0

Il Piano Nazionale Transizione 4.0 sostiene il processo di trasformazione tecnologica e digitale delle imprese anche attraverso misure agevolative dedicate alla formazione del personale dipendente. Un apposito credito d’imposta è infatti dedicato alla formazione in ambito 4.0 tra cui rientra la cybersecurity. Il beneficio è riconosciuto in misura differente in ragione della dimensione dell’impresa beneficiaria. È, inoltre, previsto uno specifico meccanismo premiale per le piccole e medie imprese che investono in percorsi formativi che rispondano a specifici criteri dettati dal Ministero dello sviluppo economico. Il credito d'imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione è può essere detratto a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di sostenimento delle spese ammissibili.

Serve aiuto per il credito d'imposta? Info e contatti: info@studiocoggiola.it | 0131 955263

 

Studio Coggiola | Commercialista AND Consulente del Lavoro

 

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