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PIANIFICAZIONE PATRIMONIALE

La data:15/12/2024

Anno 2014.
 
Un periodo storico che ha segnato irreversibilmente il modo in cui molte persone - soprattutto gli investitori di lungo corso - percepivano i rischi di investimento e le opportunità finanziarie.  
L'anno 2014 risente ancora della bolla finanziaria americana legata ai mutui sub prime e dalle successive turbolenze legate ai debiti sovrani europei.
In detto contesto, "prudenza" è la parola d'ordine: molti investitori preferiscono rifugiarsi in strumenti considerati sicuri come per esempio custodire il denaro nei conti correnti bancari oppure investire nei Titoli di Stato, evitando il rischio delle oscillazioni incontrollate dei mercati azionari.

A casa di Silvia e Marco

Con la mente rivolta al 2014, entriamo in casa di Silvia e Marco, coniugi con una casa di prorpietà, senza debiti attuali o futuri, preoccupati della situazione contingente e indecisi su come investire il patrimonio di famiglia: 100.000 Euro in contanti.  
Parimenti a molti italiani, anche a loro i mercati azionari sembrano un luogo troppo pericoloso, popolato da cronache giornalistiche che suonano come bollettini di guerra.
Per Marco e Silvia, la scelta sembra ovvia: tenere i soldi al sicuro nel loro conto corrente lontano dalle montagne russe del mercato borsistico.
E così, dopo diverse discussioni la scelta è fatta: i 100.000 Euro rimarranno sul conto corrente in attesa i tempi migliori.

Anno 2024.
 
Ma ora siamo nel 2024 ed è un sera come tante nella casa di Marco e Silvia.
Seduta sul divano, Silvia sfoglia un vecchio album di foto.


Guarda qui, Marco: 10 anni fa eravamo a Roma per festeggiare il nostro anniversario. Ti ricordi quanto eravamo preoccupati per i nostri risparmi?

chiosa Silvia con un sorriso nostalgico.
 
Marco, replica:

“Come dimenticarlo? Hai passato tutto il viaggio di andata e buona parte di quello di ritorno a parlare su dove investire quei 100.000 Euro. Sembrava fosse il problema del secolo!”
 
"Sai - replica Silvia - però, non abbiamo mai controllato davvero se abbiamo fatto la scelta giusta.”
 
“Dai, usiamo l'intelligenza artificiale, chiediamo a ChatGPT di fare una simulazione considerando le 3 scelte che avevamo a disposizione”.

 

Passano pochi secondi ed ecco gli scenari che si aprono ai loro occhi:

Ipotesi 1. Lasciare i soldi in conto corrente

Ipotesi 2. Investire in BTP o in Titoli di Stato

Ipotesi 3Investire nel mercato azionario

Vediamole da vicino: quale sarebbe stato il loro risultato finanziario se ...

1. Prima ipotesi: ... se avessero lasciato tutti i loro soldi in conto corrente ...

Sulla base dei dati ufficiali di Banca d’Italia, la remunerazione media riconosciuta dagli intermediari creditizi ai titolare di conto corrente si attesta ad uno 0,19% lordo su base annua.
 
In relazione a ciò e trascurando eventuali costi amministrativi applicati dall’Istituto bancario/postale, il controvalore della somma capitalizzata prima delle imposte sarebbe stata pari a 101.916 euro.

 
“Non male - pensa Marco - almeno non abbiamo perso nulla.”
 

Ma è davvero così?

C’è un piccolo dettaglio che Marco ha trascurato: l’inflazione.
 
Dal 2014 al 2024, l’inflazione media in Italia è stata del 2% annuo. E così, i suoi 100.000 Euro, pur diventati nominalmente 101.916 Euro, in realtà hanno perso potere d’acquisto e oggi valgono appena 83.390 euro.
 
Caro Marco, pur avendo guadagnato qualcosina, hai perso 17.000 di valore reale.

2. Seconda ipotesi: ... se avessero investito i loro 100.000 Euro in BTP

 

Il rendimento medio annuo dei BTP nel periodo di tempo in contesto è stato dell’1,82% (comprensivo di cedole). Applicando detti tassi alla somma capitale, i 100.000 Euro sarebbero cresciuti per diventare 119.777 Euro in dieci anni.
 
Una performance decisamente migliore rispetto al conto corrente, ma non ancora sufficiente a battere l’inflazione perchè in termini reali, il capitale iniziale avrebbe avuto un valore di 98.323 euro.

“Meglio della prima ipotesi - pensa Marco - ma non abbastanza per dire che l'investimento abbia dato buoni frutti.”
 

3. Terza ipotesi: ... se avessero investito nel mercato azionario ...

Nonostante le crisi, le guerre e le incertezze, i mercati azionari hanno continuato a crescere trainati da innovazioni e sviluppi economici.
 
In dieci anni, i 100.000 Euro sarebbero diventati 213.586 euro reali, ovvero più del doppio e in termini nominali, la somma sarebbe stata ben più alta: 256.420 Euro.
 

“E pensare che avevamo paura delle Borse - esclama Marco - e invece era proprio lì che dovevo mettere i nostri soldi. Sai Lucia, ho imparato qualcosa da tutto questo. La paura ci ha fatto perdere opportunità, ma possiamo ancora recuperare. È tempo di guardare avanti e di fare scelte più consapevoli”.
Lucia sorride. “Allora, che ne dici di iniziare oggi? Possiamo parlare con un consulente e capire come far fruttare i nostri risparmi.”

E così, la lezione di Marco e Silvia ci insegna una grande verità: risparmiare non è solo una questione di mettere da parte denaro, ma anche di di farlo crescere con saggezza. Non lasciare che la paura ti paralizzi. Guardati intorno, informati, investi, perché il tempo è il miglior alleato del tuo denaro.

Info e contatti per un investimento patrimoniale sicuro e protetto:

 http://micheleisetta.it

 

 

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