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PARTITE IVA: LE NOVITA' DEL JOB ACT AUTONOMI

La data:18/05/2017
Con il Jobs Act Autonomi, diventato legge il 10 maggio 2017 (a seguito dell’approvazione definitiva del DdL per tutelare i liberi professionisti), per i titolari di partita iva sono state introdotte importanti novità novità sia dal punto di vista delle tutele contrattuali che dal punto di vista delle prestazioni previdenziali/assistenziali.
Le novità per le partite Iva introdotte con il Jobs Act autonomi possono essere riassunte come segue:
 

  1. Deducibilità totale delle spese di formazione
 

E’ prevista la deducibilità completa (ossia al 100% della quota pagata) per le spese di formazione che i titolari di partita Iva abbiano sostenuto; in base alla nuova normativa, quindi, sarà possibile dedurre dal reddito da lavoro autonomo le spese di formazione con il tetto massimo di euro 10.000,00 all’anno. Le spese ammesse sono a titolo esemplificativo, le spese di iscrizione a master, a corsi di formazione, a corsi di aggiornamento professionale e le spese per la partecipazione a congressi, a seminari e a convegni. Per quanto concerne le spese di certificazione delle competenze, le spese di orientamento, le spese di ricerca e le spese di sostegno dell’auto-imprenditorialità, il limite massimo è fissato in euro 5.000 euro annui.

  2. Il Dis-Coll diventa strutturale
 
Con la nuova normativa, anche i lavoratori autonomi titolari di partita Iva avranno diritto all’indennità di disoccupazione; la Dis-Coll diventa una misura strutturale ed estesa anche ai titolari di assegno o di dottorato di ricerca, con un aumento dell’aliquota da versare alla Gestione separata Inps dello 0,51%.

  3.Tutela dei pagamenti
 
Il Jobs Act del lavoro autonomo dispone che debbano considerarsi illegittime le clausole contrattuali attraverso le quali si stabilisce che i pagamenti delle competenze dei professionisti, degli artigiani e dei collaboratori coordinati possano essere eseguite oltre i 60 giorni decorrenti dallo svolgimento dei lavori o dall’esecuzione della prestazione. In tema di tutela dei pagamenti, le novità per le partite Iva concernono il fatto che, salvo diverse disposizioni nel contratto di lavoro autonomo, il titolare di partita Iva dovrà essere pagato entro il termine massimo di 30 giorni dall’emissione della fattura.

  4. Maternità lavoratrici autonome
 
Le lavoratrici autonome in caso di maternità avranno diritto al congedo parentale della durata di mesi 6. Grazie al Jobs Act del lavoro autonomo, le donne titolari di partite IVA, iscritte alla Gestione separata Inps, potranno percepire l’indennità di maternità anche senza interruzione del rapporto di lavoro.

  5. Smart working e Centri per l’Impiego
 
Il Jobs Act del lavoro autonomo dispone che all’interno di ogni Centro per l’Impiego sarà istituito uno sportello per la ricerca di lavoro rivolto ai lavoratori autonomi a partita Iva; finalmente, viene normato il c.d. “smart working” ossia il lavoro agile e flessibile che fino ad ora era regolamentato mediante clausole ah hoc inserito nei singoli contratti di lavoro. In base alla nuova normativa (che definisce il lavoro agile come una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro), esso dovrà essere regolato e stipulato per iscritto tra datore di lavoro e lavoratore, con la precisazione che il “lavoratore agile” avrà diritto al medesimo trattamento retributivo e previdenziale riconosciuto ai di lui colleghi che lavorano in sede.

  6. Più assistenza dagli enti di previdenza
 
Il Jobs Act del lavoro autonomo introduce delle novità importanti anche per gli enti di previdenza privati: dette novità saranno illustrate e disciplinate con apposito decreto che dovrà essere emesso entro i prossimi 12 mesi dal Governo.
Le novità per le partite Iva 2017 non si limitano alle disposizioni contenute nel Jobs Act del lavoro autonomo; la Legge di Bilancio 2017, infatti, ha introdotto nuove disposizioni fiscali per le imprese. A partire dal corrente anno sono in vigore le norme relative alla semplificazione dei titolari delle Partite Iva. “Semplificazione” è la parola chiave per l’interpretazione della nuova normativa che è entrata in vigore a decorrere dal 1° gennaio scorso.
Le novità riguardano i lavoratori e i liberi professionisti titolari di partita IVA che sceglieranno di adottare la fatturazione elettronica (sul punto si rammenta che precedentemente l’utilizzo della fatturazione elettronica era vincolante soltanto nei rapporti tra imprese e P.A.).

Legge di Bilancio 2017: quali altre novità per i titolari di Partite IVA?
Altre importanti novità per i titolari di partita IVA introdotte dalla Legge di Bilancio 2017 sono le seguenti:
  • abolizione dell’IRAP 2017 per professionisti, studi professionali, imprenditori senza dipendenti o con un solo dipendente che svolge funzioni esecutive (si tratta, com’è noto, di una tematica sempre complessa, di grande attualità e più volte affrontata dalla giurisprudenza in materia di autonoma organizzazione ai fini Irap);
  • abolizione degli studi di settore per i professionisti e per tutti i contribuenti che decidano di avvalersi della fatturazione elettronica;
 
Valenza, 15 Maggio 2017
Studio Coggiola

LO STUDIO COGGIOLA

L’aggiornamento specialistico - curato e periodico - dei professionisti e degli impiegati amministrativi che lavorano presso lo Studio Coggiola di Valenza, si traduce oltre che in un elevato standard qualitativo nell’esecuzione delle attività proprie dello Studio, anche in un servizio di informazione capillare e tempestivo su tutte le notizie di interesse per gli imprenditori e le partite IVA.