Oggi vorrei segnalarvi una casistica estremamente attuale ancorché numericamente limitata che concerne i liberi professionisti e/o lavoratori autonomi che, pur avendo diritto ad applicare il criterio di cassa, hanno scelto il regime di contabilità ordinaria: per questi titolari di partita IVA si pone il problema di individuare le modalità con cui determinare il reddito ai fini dell’applicazione della flat tax.
Per i titolari di reddito lordo annuo fino a 65mila euro, la Legge di Stabilità 2019 ha introdotto la possibilità di applicare il regime forfettario al fine di scontare un’aliquota fissa del 15%. In relazione a ciò, per coloro che già usufruiscono del regime forfettario, ai fini della verifica del mantenimento del requisito, si applica il regime di competenza (anche se per la tassazione rileva il principio di cassa). Ma per i contribuenti che in base alla nuova soglia aspirano alla flat tax si pone un problema: come verificare il requisito di reddito per il diritto all’ingresso nel più benevolo regime forfetario?
La riposta che l’Agenzia delle Entrate ha fornito con la circolare 10/2016 stabilisce che: “per la verifica dell’eventuale superamento del limite, si deve tener conto del regime contabile applicato nell’anno di riferimento. In altre parole, coloro che hanno operato in contabilità ordinaria devono calcolare l’ammontare dei ricavi conseguiti applicando il criterio di competenza”.