La riforma del catasto approvata il 5 ottobre dal consiglio dei ministri deve essere ancora presentata in Parlamento. Vediamo in breve cosa è cambiato.
Le novità che saranno introdotte dalla legge sono:
• Nuovo catasto dal 2026: il fine è quello di ammodernizzare il catasto completando le informazioni sui fabbricati attualemnte presenti in esso, favorire l’emersione degli immobili non accatastati
• Superamento dell’IRAP: in un contesto legislativo più ampio si prevede la graduale abolizione dell’IRAP
• Revisione dell'IRES e della tassazione dei redditi d’impresa con ulteriore avvicinamento tra il risultato civilistico e la base imponibile fiscale. In aggiunta si prevede di effettuare un intervento sostanziale in materia di ammortamenti. Perciò assisteremo ad un taglio graduale delle aliquote medie Irpef, con l’obbiettivo di arrivare all’applicazione di un’unica aliquota proporzionale di tassazione dei redditi derivanti dallo svolgimento dell’attività d’impresa.
• Razionalizzazione delle aliquote IVA: nell’Art. 5 della bozza del disegno di legge di riforma si evince una rivoluzione per le aliquote IVA. Le modifiche alla normativa nazionale riguardo all’IVA dovranno rispettare le consegne date dagli articoli dal 96 al 99 della direttiva IVA, secondo le quali gli stati membri applicano un’aliquota pari al 15%. L’obbiettivo è facilitare la gestione del tributo e a ridurre i livelli di evasione e di erosione dell’imposta.
Articolo redatto da Marzia Meda