Come di consueto, in occasione dell’approssimarsi delle festività natalizie, si riepiloga il trattamento fiscale degli omaggi che risulta differenziato in relazione:
A tal fine si rammenta che sono rimasti invariati i limiti di costo per definire le spese di rappresentanza che permettono la detrazione dell’Iva e la deduzione del costo, pari a 50 €
La distinzione tra beni oggetto o meno dell’attività d’impresa
Non rileva quindi il valore del bene (> € 50) come per le cessioni gratuite di beni non oggetto dell’attività.
Gli omaggi di beni rientranti nell’attività d’impresa non costituiscono spese di rappresentanza (CM 188/98) e, pertanto:
Tali omaggi, a prescindere dal costo, non sono considerati “inerenti”, né per l’impresa né per il professionista.
L’IVA è sempre indetraibile.
Il costo sostenuto dal datore di lavoro per l’acquisto di omaggi ai dipendenti è deducibile secondo le ordinarie regole previste per il costo del lavoro dipendente sia nell’ambito del reddito d’impresa che nell’ambito del reddito di lavoro autonomo.
Se i beni regalati ai dipendenti fossero prodotti o commercializzati dall’impresa, il contribuente detrae l’IVA sui relativi acquisti, che non configurano spese di rappresentanza.
Qualora la società a Natale cede gratuitamente dei buoni acquisto:
Articolo redatto da Marzia Meda